A cosa servono le scope nello sport del curling? La tecnica e la scienza che si cela dietro questa disciplina
Le Olimpiadi invernali di Pechino 2022 sono cominciate e i riflettori si sono accesi anche su una disciplina poco conosciuta rispetto ad altre: si tratta del curling.
L’Italia alle Olimpiadi invernali è rappresentata nel Curling dalla coppia di atleti formata da Stefania Constantini e Amos Mosaner. Il Curling è una disciplina molto apprezzata ma per certi versi – se paragonata ad altri sport molto più popolari – ancora poco conosciuta e diffusa, soprattutto dal punto di vista tecnico e scientifico.
Curling, perché si spazzola il ghiaccio?
Lo sport è caratterizzato da un vero e proprio “sasso” di granito lanciato sul ghiaccio, che viene mosso e controllato nel suo moto da delle scope, che a loro volta vengono sfregate sul ghiaccio proprio dagli atleti.
Il curling infatti si basa proprio sul principio della frizione, e la parola stessa indica la roteazione della pietra (che pesa circa 20kg) che compie sul ghiaccio, mentre avanza sulla sua traiettoria. Le scope che vengono usate dagli atleti per sfregare sul campo di gioco, aumentano la temperatura del ghiaccio e diminuiscono di fatto l’attrito delle superfici a contatto, sono quindi indispensabili: servono proprio – attraverso una tecnica ben precisa – a controllare il movimento della pietra sul ghiaccio.
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