Dopo 5 anni di restauro, uno degli edifici simbolo di Venezia apre per la prima volta le sue porte al pubblico in 500 anni di storia
Uno degli edifici simbolo di Venezia, apre per la prima volta le sue porte al pubblico in 500 anni di storia. Si tratta delle Procuratie Vecchie, edificio i cui lavori iniziarono nel 1517 per opera di Guglielmo dei Grigi e Bartolomeo Bon il Giovane e conclusi nel 1534 da Jacopo Sansovino.
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150 metri di lunghezza, 3 ordini di arcate, 100 finestre che guardano piazza San Marco, questo era il luogo del potere della Serenissima. Era qui che risiedevano i Procuratori di San Marco, la più alta carica politica dopo i Doge. Sede poi dal 1832 delle Assicurazioni Generali, è grazie a loro se oggi questo gioiello dell’architettura è tornato a splendere.
Ci sono voluti 5 anni di restauro innovativo e rispettoso del tessuto di questo edificio, realizzato dallo studio David Chipperfield Architects Milan, per portare le Procuratie Vecchie ad una nuova vita e sopratutto aprire le proprie porte al pubblico. Uffici, coworking, spazi espositivi, un auditorium e una caffetteria sempre aperta. E poi le due straordinarie terrazze da cui godere di una vista mozzafiato sulla cupola di San Marco.
Al terzo piano ha trovato sede la fondazione di Generali The Human Safety Net volta a “liberare il potenziale delle persone che vivono contesti di vulnerabilità affinché possano migliorare le condizioni di vita delle loro famiglie e comunità”. Qui dal 23 aprile all’11 settembre sarà possibile visitare la mostra “Louise Nevelson. Persistence” evento collaterale della Biennale d’Arte 2022 dedicata alla rivoluzionaria scultrice ucraina naturalizzata statunitense.
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