È stata la U.d.U. Ululati dall’Underground Records a suggerire il titolo, dopo aver ascoltato i brani e rapportandoli alle contingenze del momento storico che stiamo vivendo.
Day of Clouds and Darkness è il loro primo album ufficiale, dopo ben tre album autoprodotti e rappresenta una summa di brani appartenenti a Natural born rockers, 1918, Dies Irae, per un totale di dodici canzoni in stile classic hard rock 70&80’s. Per selezionare i migliori brani contenuti in quei tre album e ridargli una nuova veste, ci ha pensato Paolo Ojetti, un mago della consolle con cui la band aveva già lavorato in passato.

I Rebel Heart sono Germano Quintabà ed Ivan Perugini: nell’album ci sono ospiti bravi musicisti come Giacomo Zepponi e Giampiero Santini, il bassista Francesco Caporaletti, il bravissimo chitarrista nonché artworker del disco Jan Mozzorecchia, membri originari della primissima band di Ivan e Germano cioè Fabio Bruscantini alle tastiere e Sergio Villarreal al basso, completano il quadro degli attori di questo capitolo artistico. Germano ed Ivan si conoscono sin dal 1990: la vita li ha separati e sono ritornati a suonare insieme per la comune passione per Ozzy Osbourne e gli Ac/Dc formando dapprima una cover band dedicata al madman e poi agli australiani. Sei anni fa si sono trovati in sala prove ed immediatamente hanno tirato fuori i prodromi di quello che è stato Natural Born Rockers,auto prodotto nel 2017. A seguire sono arrivati 1918, concept album sul giusto e mai empio tributo a migliaia di giovani virgulti caduti nel fango e nella solitudine, per la stupidità di pochi, e Dies Irae nel 2021.

Corre voce che stiano pensando a realizzare un videoclip che lanci Day of Clouds and Darkness, puntando sul brano Crucified Soldier: ci piacerebbe si ispirasse agli Iron Maiden di Can I Play with Madness o al grande Ronnie James Dio, magari in Holy Diver.