Nel 1896 la villa divenne di proprietà della moglie del principe Eugenio Ghyka-Comanesti, Jeanne Keshko: è lei ad apportare altre modifiche all’impianto. Come il parterre che corre lungo il lato dell’edificio, con rettangoli d’acqua siepi di bosso e un belvedere di forma semicircolare con cipressi sagomati ad arco. Questa parte di giardino venne realizzata da Martino Porcinai e Luigi Messeri.
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