‘Guerra Fredda’ è un’intensa e profonda raccolta di pensieri e riflessioni, un diario intimo dal sapore agrodolce scritto a cuore aperto, mese dopo mese, in cui l’artista si mette in discussione e racchiude le sensazioni ed emozioni vissute negli ultimi anni.

È uscito lo scorso 16 dicembre Guerra Fredda, il nuovo album di Clavdio per Bomba Dischi. Guerra Fredda è un’intensa e profonda raccolta di pensieri e riflessioni, un diario intimo dal sapore agrodolce scritto a cuore aperto, mese dopo mese, in cui l’artista si mette in discussione e racchiude le sensazioni ed emozioni vissute negli ultimi anni. Un guanto di sfida lanciato a se stesso, una battaglia di parole e sentimenti combattuta spogliandosi di ogni armatura, con sincerità e coraggio.

Un conflitto così interiore e personale da riuscire a farsi universale, collettivo, condiviso. Il disco segna l’atteso ritorno del cantautore romano dopo i successi raccolti dal singolo d’esordio Cuore nel 2018 (entrato subito nel circuito radio mainstream e che ha raccolto milioni di visualizzazioni sulle piattaforme digitali), dall’album Togliatti Boulevard (2019) e dai tour che lo hanno visto esibirsi in tutta Italia. Ad anticiparne l’uscita il singolo Freccia che ne incarna e sintetizza al meglio l’anima, accompagnato da un video prodotto da Thru Collected Studio e scritto e diretto da Riccardo Sergio & Gabriele Skià.

La clip suggerisce una sorta di butterfly effect di immagini evocative, che rappresentano lo scorrere del tempo, la cui normalità viene interrotta dallo scoccare di una freccia da parte di Clavdio, che influenza le giornate di alcuni semplici esseri umani. Come dice anche la canzone infatti, qualsiasi azione, evento o scelta si riflette su ciò che ci circonda e poi su noi stessi. Per questo la freccia, dopo aver fatto il giro del mondo, finisce per colpire proprio l’artista stesso, ora in vesti diverse, di uomo cambiato.

Clavdio, l’album Guerra Fredda

L’album si compone di otto canzoni, fra cui Graminacee con un feat. di Malika Ayane, in cui Clavdio affronta la propria personalissima Guerra Fredda, appunto. Uno scontro innanzitutto con sé stesso, che nasce da una continua ricerca interiore. E che affronta momenti di crisi esistenziale, per arrivare a capirsi, ad accettarsi e accettare le proprie scelte. E poi con il mondo esteriore, con le relazioni, le aspettative proprie ed esterne, le situazioni che negli ultimi anni si sono create e modificate attorno a lui. Non ultimo, quello con la scrittura, nel voler trovare parole che sappiano essere sintesi efficace di un lungo lavoro sommerso.

Su questo disco ci sarebbero tantissime cose da dire. – racconta l’artista – Dentro c’è questo ultimo periodo folle che l’umanità sta ancora vivendo, c’è la parte più critica della mia vita, ci sono prese di coscienza, eventi personali. Mi sono imbattuto in quello che è il mio stato attuale: scrivere canzoni come ho sempre fatto ma in una condizione di vita che non ho mai avuto, cioè con la consapevolezza che adesso è un lavoro, che ho più tempo per dedicarmi a quello che faccio da sempre. Mentre scrivevo combattevo con le mie aspettative e con le aspettative esterne, perché il secondo disco, si sa, in qualche modo è fondamentale. Ho combattuto con i pensieri per riuscire a trovare quei momenti “puri” che mi hanno fatto sempre scrivere canzoni senza pensare troppo, e per farlo ci ho lavorato tanto.

La voce profonda, antica e calda di Clavdio, capace di entrare sotto pelle fin dal primo ascolto, si posa su melodie killer dal sound morbido, che nascono intime da un pianoforte o una chitarra per poi arricchirsi con synth e sequenze (e, nel caso di Freccia, dagli archi incisi da Davide Rossi, già al lavoro con Coldplay, Afterhours, Vinicio Capossela tra gli altri), soffiando delicatamente sulle parole e arricchendo la potenza espressiva, la malinconica dolcezza che permeano il disco, la cui produzione artistica e realizzazione è affidata a Fabio Gargiulo (Francesca Michielin, Lo Stato Sociale, Emma Marrone, La Rappresentante di Lista).

I testi

I testi sono puntuali, poetici e immaginifici, scattano istantanee potenti che costringono a guardare negli occhi emozioni e sentimenti a tutto tondo, e ad affrontare argomenti difficili e spesso tabù come la depressione. Se in Letojanni Clavdio affronta l’ansia e angoscia che spesso accompagnano la vita di tutti i giorni di ognuno di noi, in Freccia emerge forte la consapevolezza delle difficoltà a cui la vita ci sottopone continuamente, perché chi ce la fa ad arrivare fino in fondo ad una vita senza un ostacolo, senza farsi male mai?

Se Asfalto porta le impronte di un amore finito e la consapevolezza che possono essere cancellate solo al momento giusto, Ogni Giorno parla di atteggiamenti e stati depressivi, ma è un invito a ricordare di vivere nel presente e di concentrarsi su cosa si vuole, di non andare sempre in giro con il passato in tasca, mentre Graminacee con Malika Ayane riflette sulle sofferenze che ognuno di noi vive, di quanto si possa stare male fino a scomparire e di come se a volte è difficile darsi una mano, sarebbe già tanto non darsi le spalle.

E ancora, in Davvero Davvero Clavdio parla di noia e disorientamento dovuto al lockdown. Un disorientamento che genera una crisi esistenziale presente anche in Wikipedia a cui si affianca, finalmente, una richiesta di auto e di vicinanza emotiva che si risolve nel brano finale del disco, Dovremmo fare sport: uno sguardo confortevole e consolatorio, un’incitazione a uscire da certi stati, aprendosi verso un futuro migliore.

Guerra Fredda, il tour

Sono state annunciate anche le prime date del tour di Guerra Fredda, organizzato da Bomba Dischi, che prende il via il 20 gennaio 2023 dal Covo Club a Bologna per poi proseguire il 21 al Cage a Livorno, il 25 all’Arci Bellezza a Milano, il 26 a Spazio 211 a Torino, il 28 a Largo Venue a Roma, il 24 febbraio al Teatro Comunale a Cesenatico e il 25 alla Latteria Molloy a Brescia.

Tracklist Guerra Fredda

1. Letojanni
2. Freccia
3. Asfalto
4. Ogni Giorno
5. Graminacee feat. Malika Ayane
6. Davvero Davvero
7. Wikipedia
8. Dovremmo fare sport

Foto: Giacomo Gianfelici