Una struttura moderna e tecnologia che guarda anche al passato: tra le curiosità sull’Auditorium Parco della Musica, sapevate dei 3 musei?

La città di Roma ospita alcuni dei monumenti più famosi al mondo. Dal Colosseo al Pantheon passando per piazza di Spagna e Fontana di Trevi: luoghi incantevoli, che rappresentano la storia e la bellezza di un’intera nazione.

Ma nella Capitale d’Italia sono state realizzate altre opere più recenti ma altrettanto straordinarie e degne di una visita, come l’Auditorium Parco della Musica, che riserva diverse curiosità.

Progettato dal celebre architetto Renzo Piano, è stato inaugurato il 21 Aprile nel 2002 (proprio il giorno del Compleanno di Roma) con l’apertura della Sala Sinopoli. Vent’anni di grandi eventi musicali e culturali e non solo tra i più importanti organizzati in città.

Ma sapevate che all’interno sono situati anche tre musei che è possibile visitare gratuitamente?

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Auditorium Parco della Musica, curiosità: i tre musei

Situato tra le rive del Tevere che attraversa la città e il Villaggio Olimpico, l’immensa struttura rappresenta la casa della musica (di ogni genere) e di tutte le arti. È qui che si incontrano spettacolo, cultura e divertimento. Tutti conoscono l’Auditorium Parco della Musica come location di eventi musicali, ma non tutti sono a conoscenza di alcune curiosità su questo eccezionale luogo.

Sapevate ad esempio, che oltre alle tre sale dedicate ai concerti (sala Petrassi, sala Sinopoli e sala Santa Cecilia) esistono anche tre sale museali? Sì, avete capito bene: tre musei veri e propri custoditi tra le mura di questa iconica opera disegnata da Renzo Piano.

Il primo, che rispecchia forse maggiormente lo spirito del luogo, non poteva che essere il Museo degli Strumenti Musicali, che racchiude ben cinque secoli di storia della musica. L’esposizione comprende una collezione di oltre 5mila pezzi, alcuni dei quali preziosissimi. È qui che si trovano infatti il violino di Antonio Stradivari del 1690 detto “il Toscano” e il mandolino e la viola del liutaio romano David Tecchler. Ma il percorso espositivo offre anche moderni sistemi audiovisivi e postazioni multimediali interattive.

Le altre due sale espositive

C’è poi il Museo Aristaios, circa 300 metri quadrati che raccolgono reperti archeologici, testimonianza del lungo periodo che va dal 3200 a.C. alla Magna Grecia del 300 a.C. Si tratta in particolare di ben 161 opere acquistate dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo dagli eredi del Maestro Giuseppe Sinopoli, appassionato collezionista.

E che dire del Museo Archeologico? Tale progetto è nato a seguito del rinvenimento di alcuni importanti testimonianze del passato durante gli scavi per la realizzazione del complesso ideato da Renzo Piano. In particolare, vennero alla luce significativi resti murari risalenti tra il VI secolo a.C. e il III secolo d.C. e un edificio di oltre 2.000 mq di superficie. Quest’ultimo sarebbe il risultato di più costruzioni realizzate in epoche diverse, tra cui una fattoria rustica di età arcaica e una villa patrizia.

Vale la pena ricordare, tra le curiosità, che visitare questi tre musei situati all’interno dell’Auditorium Parco della Musica di Roma è assolutamente gratuito.

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