Il primo presepe vivente della storia è stato realizzato in un borgo a 60 km da Roma in provincia di Rieti. Il suo nome è Greccio ed è un piccolo paese caratteristico per il suo paesaggio e tradizioni. L’autore di tale iniziativa fu San Francesco che una volta scoperto il posto se ne innamorò.
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Il primo presepe vivente a Greccio, tra storia e tradizione
San Francesco è una figura molto importante per il borgo in provincia di Rieti. Vi arrivò nel 1209, quando riuscì a mettere fine alle calamità gravi che si erano abbattute su Greccio. Successivamente vi costruì una capanna sul Monte Lacerone.
Il posto ricordava molto Betlemme ed è per questo che il santo decise di celebrare la notte di Natale proprio lì, così chiamò in aiuto il castellano Velita e scelse insieme a lui una grotta dove poter costruire una mangiatoia e far soggiornare un bue e un asinello.
Il particolare da ricordare è che un bambino sarebbe apparso durante la messa nella mangiatoia e San Francesco lo avrebbe preso in braccio, così riportano le agiografie. Così il 24 dicembre 1223 venne realizzato per la prima volta il presepe vivente ed è proprio a partire da tale evento che Greccio divenne uno dei borghi più conosciuti del territorio italiano.
Dal 1972, la Pro Loco del paese cura l’organizzazione del presepe vivente che ogni anno raccoglie molti visitatori provenienti da ogni parte d’Italia.
Il santuario di Greccio
Oltre al presepe, Greccio è caratterizzato da un Santuario fondato dallo stesso San Francesco. Esso si affaccia sulla vasta Conca Reatina ed è incastonato nella roccia dei monti del borgo. E’ proprio al suo interno che il Santo diede vita alla natività vivente. La struttura è aperta a tutti ed è possibile prenotare una visita guidata, contattando i Frati Minori del Lazio.
FOTO: SHUTTERSTOCK
This post was last modified on 15/12/2022 16:08