Un asteroide colpirà la Terra? A rispondere a questa domanda sono direttamente gli scienziati: ecco le probabilità e quando potrebbe accadere
Si parla di tanto in tanto di un asteroide più o meno fantomatico che colpirà la Terra in un futuro che alcuni annunciano come remoto, altri come piuttosto vicino. Ma qual è la verità su tutto questo? Cosa ne pensano gli scienziati?
Un asteroide colpirà la Terra? La verità degli astrofisici
Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Frammenti rocciosi provenienti dallo spazio si avvicinano ogni anno alla Terra, “cercando” di scagliarsi contro il nostro pianeta senza tuttavia riuscirci. Molti di questi frammenti si disintegrano durante il viaggio, diventando meteore dall’aspetto luminoso: le “stelle cadenti” che tanto ci fanno sognare durante le notti d’agosto.
Ma cosa accadrebbe se questi frammenti spaziali non si autodistruggessero per strada? C’è davvero il rischio che un asteroide colpirà la Terra? Siamo improvvisamente nel film Don’t Look Up con Leonardo Di Caprio?
Secondo una tesi generalmente accettata dagli studiosi, è altamente probabile che prima o poi un asteroide si schianti sulla Terra ma è ancor più probabile che possa passare più di un secolo prima che accada.
La Terra è continuamente sotto minaccia: asteroidi, comete, satelliti artificiali, rifiuti spaziali, attività del Sole e fenomeni ad alta energia della nostra galassia. Sono tutti corpi potenzialmente pericolosi per il nostro pianeta. E quindi per l’esistenza stessa dell’umanità, che potrebbe subire un’estinzione di massa come quella che toccò ai dinosauri.
Il pericolo più vicino, però, è il 2029, quando ci sarà un passaggio ravvicinato di un asteroide rispetto alla Terra (ma che non la colpirà, salvo disgraziate contingenze). L’asteroide in questione passerà infatti a una distanza 30mila chilometri rispetto al nostro pianeta. Uno spazio che a prima vista sembra enorme ma che, date le dimensioni della nostra galassia, è in realtà piccolissimo. Mancano soltanto 7 anni a questa data ma, a quanto pare, gli studiosi si stanno già dando molto da fare.
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